Questo articolo è apparso sul quotidiano online ILNOLANO.IT in data 01.03.2011
#Tufino, Aula consiliare
“Non vogliamo l’impianto di compostaggio sul nostro territorio. Se si deve fare deve andare in Area ASI”. Sono queste la parole di Angelo Esposito che hanno chiuso il consiglio di ieri a Tufino. Il consigliere, ex maggioranza passato poi con la minoranza, non da alcun peso al lungo e approfondito excursus del sindaco Carlo Ferone, in merito alla possibilità di riqualificare il territorio tramite l’uso di biostabilizzanti in vista della firma del Protocollo d’Intesa con Cesaro lunedì 28 febbraio.
“I biostabilizzati” spiega il sindaco “nel momento in chi vengono vagliati all’interno dello STIR, possono rendere l’umido già tritovagliato utile per risagomare cave e per manti stradali. In questo modo il residuale passa dall’inutile sostanza trattata C.E.R. 19.05.01 all’ammendante 19.05.03”. “Il trattamento” spiega Ferone “comincia con la tritovagliatura, continua con due livelli di vagliatura da cui si ricavano due frazioni: una organica da avviare alla biostabilizzazione, un’altra destinata a produrre combustibile derivato da rifiuti (CDR) destinata ad impianti di termovalizzazione. Il processo cui andrebbe sottoposta la frazione organica derivata dalla vagliatura è una biostabilizzazione ottenuta mediante insufflaggio di aria e controllo della temperatura con una attività di rivolta cumuli manuale e meccanica ripartita su un arco temporale di 28 giorni. Non ho mai parlato di discarica nel territorio di Tufino: non esiste né in cielo né in terra anzi la mia proposta mira ad eliminare dal rifiuto l’elemento di degrado eliminando così il bisogno di discariche” aggiunge il sindaco e conclude “Oltre al manto stradale che si può riqualificare, nel nostro territorio sono presenti numerose cave abbandonate: 2 nel territorio di Nola, 2 in quello di Tufino, 1 o 2 in quello di Roccarainola, 6 o 7 nel territorio di Palma Campania. L’unico problema è che appartengono a privati”.
Se allo STIR arriva tal quale (terminologia che indica rifiuti per cui non è possibile applicare un criterio di differenziazione, più comunemente denominato “secco”) il processo di biostabilizzazione deve essere duraturo (almeno 28 giorni) garantito da idonea vagliatura ed analisi puntuale del prodotto in uscita. “Oggi” ricorda al Nolano.it il sindaco Ferone “l’impianto di Tufino è oggetto di studi di ricercatori provenienti da tutto il mondo e sono frequenti le visite di delegazioni straniere. Per questo motivo è importante che amministratori, politici e cittadini del territorio si informino e si facciano una cultura sulle problematiche connesse al ciclo dei rifiuti”. La seduta è stata utile anche nel nominare la commissione edilizia integrata con a capo il responsabile tecnico comunale e quattro responsabili e per l’ampliamento della zona cimiteriale. Inoltre è stata l’occasione per supportare dalla parte della maggioranza la fiducia e la stima che hanno per il sindaco Ferone “è una maggioranza molto coesa che ha retto a qualsiasi critica ed urto. Il sindaco non è un accentratore né un dittatore: ogni argomento è sempre reso pubblico e messo a conoscenza dei cittadini”.
Fioravante Conte