Questo articolo è apparso sul quotidiano ILNOLANO.IT in data 17.09.2012
#Tufino, Campania#Italia#
Novanta le firme raccolte in Piazza Gragnano a Tufino per la petizione popolare contro gli aumenti tariffari dell’Amministrazione Mascolo diffusa con la delibera numero 58 del 7 agosto scorso. A farsi promotrice è Lista Civica per Tufino rappresentata da Nicola Di Mauro, Giovanni Santaniello ed Onofrio Petillo. Presenti in piazza anche il sindaco Antonio Mascolo e l’assessore al bilancio Angelo Esposito che però non prendono la parola.
“La raccolta di firme”, dice Santaniello “comincia oggi in questa piazza ma nello stesso tempo verrà portata e spiegata casa per casa, nei quartieri, tra vicoli e strade”. Le critiche che muovono gli esponenti di Lista Civica
riguardano in particolare la delibera di giunta con il bilancio provvisorio per il 2012 che decreta l’aumento della Tarsu, introduce l’addizionale comunale Irpef e blocca l’Imu con delle aliquote tra le più alte possibili.
“Noi vogliamo“, ha affermato Santaniello “che i soldi dei tufinesi vengano spesi in modo giusto”. In particolare la tassazione sui rifiuti solidi urbani, già tra le più alte della Provincia di Napoli durante l’Amministrazione Ferone, arriva a oltre 4 euro a metro quadro: “Sulle decisioni importanti è necessario illustrare ai cittadini le motivazioni di determinate scelte– continua Santaniello- Nel 2010, 127 tufinesi hanno dichiarato un reddito tra i 7.500 e 10.000 euro lordi. In pratica settecento euro al mese che tassati rendono insostenibili le condizioni di vita per
queste fasce deboli. Ad esempio una persona pensionata, o un disoccupato, o un padre di famiglia con una casa di 100 metri quadri nella Gescal deve tagliare dagli 8.500 euro all’anno lo 0.8% di Irpef, 450 euro per la spazzatura, l’Imu, mettiamoci il caro vita, la benzina, una probabile auto. Come si fa a campare? Come campano i tufinesi? E’ vero, la situazione finanziaria sul comune di Tufino è disastrata, e la colpa è della vecchia amministrazione Ferone.
Ma la colpa attuale sta nel non cercare di eliminare gli sprechi” dice Santaniello.
Ancora più duro Nicola Di Mauro: “ Durante i comizi elettorali era stata promessa una riduzione della Tarsu ed invece è stata addirittura aumentata. Sono state fatte promesse che sono finite il giorno in cui si è stati eletti. Per quanto tempo dovremmo tirare la cinghia?”. Tra le soluzioni proposte da Lista civica (che ha pure chiesto la convocazione del Consiglio comunale sull’argomento entro 15 giorni), c’è la riduzione delle spese, e ancora un maggiore controllo fiscale. Altro caso, e di questo ne parla il portavoce dell’amministrazione Giuseppe Matrisciano sui lavoratori di Campania Felix: “Noi ci troviamo a pagare due volte lo stesso servizio. Ma in primis il problema è etico e passa per la tutela di tutti i lavoratori che hanno un contratto indeterminato con la società. Abbiamo fatto delle promesse e cercheremo di mantenerle: purtroppo l’aumento della Tarsu è derivato da una situazione non felice e dalla difficoltà ad accedere a dei fondi. Le linee generali governative impongono ai comuni di spendere quanto si
guadagna. Solo ciò che entra può essere speso: e dunque per continuare ad avere il servizio di raccolta e pulizia non si può fare altrimenti. Sono alte, lo sappiamo, ma se vado ad anticipare ancora quote ristoro vado unicamente ad aumentare il debito e ad anticipare somme di denaro che oggi non ho. Cercheremo di ridurre il tutto nel 2013, in parte sperando di innalzare il livello di differenziata qui a Tufino, uno dei paesi peggiori per la percentuale di differenziazione: e si consideri che per gennaio il livello dovrà arrivare al 65%” conclude Matrisciano.
“Vogliamo un confronto pubblico ufficiale in cui ciascuna delle parti si faccia responsabile e si prenda i propri
impegni- incalza Nicola Di Mauro- E’ necessario salvaguardare le tasche dei tufinesi: l’amministrazione è stata eletta anche per le parole dette e le promesse fatte come la riduzione della Tarsu. Ma quando nel bilancio preventivo non si prospetta neanche minimamente una riduzione, di cosa vogliamo parlare? E per parlare con i cittadini, si badi bene, non c’è bisogno di soldi, né tanto meno del tavolino di lista civica per Tufino al centro della piazza. C’è un’aula
consiliare”.
Fioravante Conte