Questi articoli sono apparsi sul settimanale ILNOLANO Week end tra maggio e giugno 2011
#Sperone
27.05.2011
Essere uomo prima che sindaco
Classe 1969, avvocato, docente universitario di giurisdizione ecclesiastica all’Università di Salerno e di diritto ecclesiastico all’Università telematica Pegaso, vicepresidente del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno, uomo di valori ma soprattutto “padre di tre splendidi figli”. Gli si illuminano gli occhi al nuovo primo cittadino di Sperone, Marco Santo Alaia, eletto con 1364 preferenze in una lista, la lista Orologio, contraddistinta da un rinnovamento tutto al femminile. Ben quattro le donne elette: Giuseppina Avverato, Marisa Napolitano, Marianna e Sofia D’Anna.
“Sono state loro il valore aggiunto di questa tornata elettorale: coraggio, determinazione, volontà. Gli attributi che ben si addicono alle donne ed allo spirito di rinnovamento che hanno arrecato con sé” afferma Alaia e preannuncia “due di loro saranno in giunta: Marisa Napolitano come vicesindaco e Sofia D’Anna come assessore. In Giunta ci saranno i quattro più eletti ed i quattro che non ce l’hanno fatta. L’ho detto prima di cominciare questa avventura di volere una squadra con me, unita nelle decisioni ma soprattutto capace di dare a ciascun componente l’importanza che merita ”.
Come in una delle più celebri commedie di Aristofane, le donne al potere con piglio deciso ci dicono la loro sul neosindaco delineando con un aggettivo sostantivato l’uomo e con un piccolo commento lo spirito che anima questo nuovo staff. Marianna D’Anna parla in termini di “serietà ed innovazione. Anche il fatto di far entrare in giunta i non eletti è significativo di quanto e con quanta motivazione e speranza abbia investito sulla propria squadra Marco Santo”. La D’Anna bruna, Sofia, parla di “professionalità e competenza, visibile non solo nella persona di Marco Santo, ma anche e soprattutto nelle persone di cui si è circondato”. Marisa Napolitano, lo identifica con l’aggettivo “unico. Sa sempre come comportarsi, rispettando ogni persona si rivolga a lui”. Dello stesso parere anche Marisa Napolitano che descrive il neosindaco “estremamente capace nel mediare le situazioni e ponderarle in maniera precisa”.
“Non si può guardare al futuro senza guardare la propria storia”. È lo slogan di Alaia, per il quale “il bene del comune di Sperone è la priorità. Ascoltare le esigenze dei cittadini, i bisogni più profondi, e soprattutto, ricordare sempre un insegnamento che mi viene dall’infanzia, ripetutomi tante volte sia da mio nonno che da mio padre: essere uomo prima che sindaco, e dunque non fare distinzioni di nessun tipo, non guardare mai il colore politico e ignorare se la persona mi abbia votato o meno”. La passione per la res publica a Marco Santo viene da quella tradizione, da quella storia che riempie il passato di cui parla spesso: è la storia dell’amministrazione di Sperone strettamente legata alla famiglia Alaia. “Mio nonno prima, poi mio zio: lo sprone e la spinta ad entrare nel mondo della politica mi sovvengono dal mio passato” continua Alaia ed aggiunge “questo è il motivo per cui sono molto legato a Sperone, un paese che cercherò, nei cinque anni di amministrazione, di rispettare e valorizzare, prendendo e seguendo tutto il buono realizzato dalla precedente amministrazione. Salvatore Alaia ha dato un’impronta forte a questo territorio: con un occhio all’ambiente e con l’altro ai cittadini ha dato tanto valore al capitale umano del territorio, focalizzando l’attenzione sui valori delle persone”.
Un illustre antropologo ed economista di origine nepalese, Dipak R. Pant, parla di valori e attori come elementi fondanti di un rinnovamento obbligatorio per il mondo. Valori e attori che attraverso la coesione sociale, la creatività, la capacità e la volontà costituiscono il capitale umano incrementale di un territorio ed il nucleo fondante di un rinnovamento, prima di ogni cosa, etico. Sulla stessa linea di pensiero Alaia che riprende il miglior Lévi Strauss del rapporto uomo-ambiente e accenna ad alcuni punti del suo programma: “come progetti abbiamo in mente l’istituzione di commissioni consultive che facciano da interfaccia, da intermediari, tra l’amministrazione le imprese, i cittadini, i contribuenti. Come faccio a conoscere i bisogni dei commercianti se non interrogo qualcuno che ne faccia le veci? Io penso che la sinergia di queste commissioni caratterizzate da professionalità, competenza e serietà, con l’amministrazione ed i cittadini, costituisca la chiave di volta per un governo efficiente”, sottolinea Alaia e continua “dal punto di vista delle infrastrutture invece, spesso ho pensato alla circumvallazione che passa dietro Sperone per arrivare fino a Baiano. Si tratta di un’area che si sta urbanizzando sempre di più: penso che possa costituire un nuovo asse di sviluppo del paese anche in relazione alle altre realtà territoriali. L’Unione dei Comuni di cui tanto si parla in questo periodo, era un pensiero che al tempo della mia carica di consigliere provinciale nel 2003, già avevo esplicitato più volte”. E poi ci sono i fondi strutturali dell’Unione Europea: “c’è bisogno di portare anche a Sperone un po’ di fondi europei. Al 2013 manca ancora tempo e le professionalità per sfruttare questa possibilità ci sono”.
Ci saluta con una pacca sulla spalla il primo cittadino di Sperone e a questo punto mi è sorto un dubbio: avvocato, docente, vicepresidente, sindaco, padre. “Ma sua moglie cosa le ha detto quando è stata sicura la vittoria? Ridendo “Se prima non ti vedevo adesso forse non ti vedrò proprio più!”.
Giunta Alaia, girl power
Gli si illuminano gli occhi al nuovo primo cittadino di Sperone, Marco Santo Alaia, eletto con 1364 preferenze in una lista, la lista Orologio, contraddistinta da un rinnovamento tutto al femminile. Ben quattro le donne elette: Giuseppina Avverato, Marisa Napolitano, Marianna e Sofia D’Anna. “Sono state loro il valore aggiunto di questa tornata elettorale: coraggio, determinazione, volontà. Gli attributi che ben si addicono alle donne ed allo spirito di rinnovamento che hanno arrecato con sé” afferma Alaia e preannuncia “due di loro saranno in giunta: Marisa Napolitano come vicesindaco e Sofia D’Anna come assessore”.
Come in una delle più celebri commedie di Aristofane, le donne al potere con piglio deciso ci parlano dei motivi che le hanno spinto a candidarsi e i programmi che le hanno animate. La vittoria ha un sapore molto più dolce a Sperone. Marisa Napolitano, 26 anni, laureanda in legge e probabile futuro vicesindaco, è ancora emozionata dai risultati delle elezioni ma ostenta la stessa decisione che l’ha caratterizzata nel percorso intrapreso fin ora: “I cinque obiettivi principali propugnati durante i comizi sono il mio pane quotidiano: onestà, efficienza, perseveranza, partecipazione e confronto. E tutto ciò che sto usando nella mia carriera universitaria e ciò che sto cercando di trasmettere ai miei coetanei: il ruolo dei giovani, attraverso il dialogo semplice e costruttivo con le istituzioni, è fondamentale”.
“Credo sia estremamente importante essere capaci di mediare le situazioni e ponderarle in maniera precisa” afferma Giusy Avverato, 24 anni, laureata in biologia generale e applicata, specializzanda in diagnostica molecolare, alla sua prima esperienza politica. “Per me, come per le altre esponenti femminili della lista Orologio, si tratta della prima esperienza in politica” dice Giusy ed aggiunge: “Ricordo ancora quando mi fu proposto: all’inizio un po’ titubante, poi man mano è cresciuta la volontà ed il desiderio di provarci, perché no, e dare un contributo diverso alla comunità speronese. Una donna sa svolgere bene i compiti affidatele. Concreta, decisa, paziente e caparbia: io sono così e credo che in politica darà i suoi frutti. Per quanto riguarda la candidatura poi, la scelta alle spalle è stata meditata: ho rispettato i valori ed principi che mi sono stati tramandati dai genitori e nonni ed ho improntato il tutto sulla serietà, correttezza e precisione di intenti”.
“Non ci sono protagonisti, né prime donne, siamo tutti importanti nella squadra del buon amministrare” ci dice, esordendo, Marianna D’Anna, 18 anni, studentessa, uno degli esponenti più giovani della tornata elettorale, tra i banchi di scuola, l’esame di maturità ed i prossimi consigli comunali. I suoi occhi esprimono con convinzione le idee di cui si è fatta portavoce nei vari comizi preelettorali. “Nonostante sia giovane e poco esperta ho alle spalle l’educazione importante della mia famiglia e la supervisione di un uomo capace, professionale e valido come il neosindaco Alaia.”
“Ho creduto in un progetto presentatomi per il bene del paese ed incentrato sui giovani, questo è il motivo della mia candidatura”. Ci parla in questi termini Sofia D’Anna, la “bruna”, 33 anni, laurea in legge, elegantissima nel suo tailleur nero e camicetta bianca. Focalizza la sua attenzione su di un progetto, poi confermato anche dal primo cittadino Alaia: l’istituzione di commissioni consultive che facciano da interfaccia, da intermediari, tra l’amministrazione le imprese, i cittadini, i contribuenti. “Come si fanno a conoscere i bisogni dei commercianti se non si interrogano coloro che ne fanno le veci? Io penso che la sinergia di queste commissioni con l’amministrazione ed i cittadini, costituisca la chiave di volta per un governo efficiente”, sottolinea. Sofia, emozionata per la probabile nomina in giunta, confermata dallo stesso Alaia, si augura di portare a termine interamente e nel miglior modo possibile i cinque anni di dovere amministrativo: “in particolare rispetterò e valorizzerò tutto il buono realizzato dalla precedente amministrazione, coniugandolo con i principi etici della mia formazione professionale in legge”.
Fioravante Conte