Questi sono articoli e video apparsi sul quotidiano ILNOLANO.IT in data 06.02.2012.
Scenario lunare a 10 Km da Nola
Subito dopo Mugnano del Cardinale finisce il Nolano ed inizia l’Irpinia. Ma soprattutto inizia la neve. Uno scenario ripreso per noi da Fioravante Conte
In viaggio per 24 ore sotto la neve
A raccontarci la loro avventura sono Giuseppe Cusati, ventitreenne di Casalnuovo e Francesco Conte, ventiquattrenne di Baiano, trovatisi nel pieno della grande ondata di neve che ha investito l’Italia. Ventiquattro ore per tornare da Ascoli Piceno a Casalnuovo. “Siamo partiti giovedì verso le 17.00 da Casalnuovo” racconta Francesco “in sei con un pullmino per 9 persone. La nostra destinazione era Ascoli Piceno per il giuramento militare di Antonella Cusati, sorella di Giuseppe e mia fidanzata. E così siamo prima andati a Roma, a Castel Forzano in caserma a prendere Giuseppe e poi alle 20 siamo partiti da Roma per Ascoli. Siamo arrivati a Pescara viaggiando a 30 all’ora, di lì fino a San Benedetto del Tronto e poi paese per paese siamo arrivati ad Offida- BorgoMiriam dove era localizzato il nostro Bed & Breakfast. Ma non siamo riusciti a raggiungerlo con la vettura. Abbiamo lasciato il pullmino ed a piedi siamo arrivati al B&B alle sei di mattina” racconta Francesco.
“Sono stati due giorni di neve continua: ho comprato numerose catene perché si rompevano continuamente” dice Giuseppe Cusati “Non ho assistito nemmeno al giuramento di mia sorella per cercare di rimettere in sesto il pullmino. Due ore a montare e smontare catene: poi alle 16.30 di venerdì, siamo ripartiti con l’intento di imboccare la Roma-L’Aquila e tornare poi a casa. Ovviamente l’Autostrada era bloccata. E così optiamo per Pescara, sempre viaggiando a 40 all’ora. Alla guida mi alterno con mio padre. Dopo un bel tratto troviamo al casello la polizia blocca l’ingresso anche da Pescara e così torniamo ancora dietro optando per Roseto e di lì paese per paese fino a Foggia. E’ stata una fortuna aver fatto questa scelta. Nonostante la neve continua, ininterrotta, alle sei di mattina di sabato riusciamo ad arrivare a Candela. E a Candela ci rimaniamo tre ore, fermi completamente. Siamo in piena bufera di neve, ci sono tanti camionisti inferociti, gli autogrill chiusi ed un unico punto di punto di ristoro di prodotti tipici. La Protezione Civile coadiuvata dalla Polizia cerca di calmare gli animi di alcuni camionisti che aspettavano lì da venerdì mattina. La Candela-Napoli era impraticabile, nessun mezzo aveva provveduto a pulire la strada e così con un ennesimo cambiamento di rotta, imbocchiamo L’Ofantina che taglia tutta l’Alta Irpinia. Sorpresa inaspettata: L’Ofantina è ben tenuta, pulita e messa in sicurezza con il sale. Dopo un tratto abbastanza agibile però a Calitri ci fermiamo ancora una volta a causa di un camion uscito fuori strada e messosi di traverso. Altra ora e mezza di attesa e poi finalmente rotta per casa” conclude Giuseppe. Ventiquattro ore piene e tanta stanchezza sulle spalle, molta paura, tanto freddo ed un’esperienza che sicuramente Giuseppe e Francesco e le atre sei persone del pullmino della speranza ricorderanno molto a lungo.
Fioravante Conte