Questo articolo è apparso sul settimanale ILNOLANO SETTE del 06.04.2012
#Cimitile, Napoli# Campania#
Tutti a suon di hip hop. Mani alzate, testa oscillante, cappellini, t-shirt e pantaloni larghi. Il Rione Gescal di Cimitile per un giorno non invidia nulla alle HLM francesi (habitation à loyer modéré, cioè edifici di edilizia pubblica destinati a essere affittati) né ai sobborghi statunitensi. Nemmeno l’aver dato vita a fenomeni rap e hip hop di grande successo. Un genere musicale che nasce per esprimere la rabbia, il disagio dei sobborghi, dalla povertà: in Francia la maggior parte degli artisti rapper francesi discende dagli immigrati africani o dei cosiddetti DOM-TOM, cioè i residui delle colonie francesi in America e in Asia. Ed il Rione Gescal di Cimitile sembra essere la location perfetta per un artista che negli ultimi anni si sta imponendo a livello non solo nazionale. È Clementino Maccaro, classe 1982, giovane, prolifico ed eclettico, conosciuto nel mondo hip hop semplicemente come Clementino.
La sua felpa rossa si muove tranquilla nella zona che l’ha visto crescere. Lo chiamano tutti per nome. Tanti i giovanissimi che gli chiedono una foto o una firma sul cappellino. Il video girato per Thug Life, famoso street brand berlinese di abbigliamento, uscirà intorno al 20 aprile. Si tratta del brano “La Vita del Palo”, tratto dall’ultimo album (uscito a fine 2010), secondo dopo “Napoli manicomio” del 2006, intitolato “I.E.N.A.”, acronimo di “Io e nessun altro”. I brani sperimentano le collaborazioni con molti artisti tra cui, sull’asse Napoli-New York, R.A. The Rugged Man nel brano “Animals” e Ill Bill in “Hannibal Rapper”. Riflessi reggae in “Le Rovine” con Mama Marjas e gli immancabili Video Mind, gruppo storico presente nel pezzo “Se ne cade”.
Prima la piazza con Padre Pio, poi sotto i cosiddetti “portici”. L’urlo ritmato dei ragazzi sale tra le case popolari del quartiere: i più anziani non riescono a capire che cosa stiano facendo tutti quei giovani e guardano perplessi. Si assiste anche a delle scene simpatiche con alcune coppie di vecchietti che credono sia una messa “new style”. Tanti sono i giovani che seguono Clementino e che tramite Facebook hanno saputo della possibilità di poter partecipare a questo video. “E’ uno dei più bravi non solo a livello nazionale” dice Giulio, giovane avvocato di Nola e continua “io lo seguo da poco più di un anno, ma mi ha subito colpito per il carisma che possiede e per la capacità di tenere la scena. Nelle sue rime si alternano ironia, realismo e coscienza in una sinergia perfetta con una spigliatezza e grande comunicatività che ha dimostrato a pieno anche in una serata targata “Addis Abeba”. Improvvisazione, carisma e grande comunicatività: sono queste le doti di un ragazzo che già a 14 anni cominciava a mettere in rima i suoi pensieri per le strade del suo paese e che ora, grazie anche al sodalizio con Fabri Fibra, comincia ad essere un motivo di vanto per l’intera area nolana.
Fioravante Conte