Estrella Galicia

La Coruňa tra locali, tapas e buon vino

#La Coruňa, Galizia

#Spagna

Una domenica all’insegna del mare e ti passa la paura. Passa dalla mente il ventaccio dei giorni passati, passa la pioggia e passano le minime di dieci gradi e le massime di quindici. Ieri il sole ha baciato tutti. Con Marco abbiamo “birreggiato” con le nostre Estrella Galicia sulla Playa del Matadeiro, piena come sempre di giovani ma soprattutto di giovani ragazze in topless della mia età. Quei trenta anni maledetti. La miglior cosa da fare è andare in giro per le tapas tra calle Estrella e calle La Galera, o nella zona del vecchio centro. Seguitemi.

Alcume, Raciones e Tapas

La gastronomia galega è qualcosa di straordinario: di ristoranti eccellenti ce ne sono molti e tra pesce fresco, frutti di mare e carni galiziane l’imbarazzo della scelta è garantita. Il paseo è vivissimo, si sente tutto il peso della città di mare che ama vivere le strade e che quindi approfitta e gode di terrazze al sole di bar e ristoranti, di taverne ed osterie. Il mangiare fuori o andare per tapas è una istituzione: si può scegliere un ottimo albariňo, o un tinto, o una semplice acqua ed accompagnarle a piatti come zorza o raxo, calamares, tortilla, chorizo. Così giusto per cominciare a spizzicare. Passare poi al favoloso pulpo a la galega, quello atlantico dai grossi tentacoli e dal gusto straordinario. I frutti di mare sono giganteschi a partire dalle vongole, passando per le cozze e le squisite tigres rabiosos (nessuno dovrebbe lasciare la Galizia e A Costa da Morte senza averle assaggaite) per passare poi e finire con i granchi, l’aragosta o i gamberoni. Un finale glorioso con una tarta di queso o a Santiago con la caratteristica torta di mandorle chiamata Tarta de Santiago e una crema de Orujo, Licor Cafè o de hierbas per concludere.

Le serate siamo soliti trascorrerle tra bar economici che ti permettono di spendere un euro per un chupito di Licor Cafè o Crema de Orujo o qualsiasi altro alcolico si voglia in Calle Estrella, a La Tasca solitamente. L’ultima volta che ci siamo stati ho conosciuto un nuovo gioco da tavola. Si chiama el Pachis. Ed è stato la scusa per rimanere a parlare e giocare a lungo con un gruppetto di ragazze. Mi fa ridere pensare alle scene di approccio di noi ragazzi. Si avvicina uno e poi dopo aver cominciato a parlare e a sondare il campo si avvicinano tutti gli altri. Così è successo alla Tasca. Mi avvicino per chiedere del gioco e dico con la solita faccia tosta di voler giocare anche io. Si tratta di un gioco da tavola il cui intento è portare i quattro tuoi pedoni tutti alla meta grazie alla combinazione di tiri di dado e cercando di mangiare sulla strada i pedoni degli altri concorrenti. Quel che è certo è che per uscire dalla tana e cominciare a muoverti, è necessario far uscire un bel cinque per ogni pedone. C’è di fatto che io a gioco quasi concluso avevo ancora tutti i pedoni nella tana!

Estrella Galicia

Altri locali tipo La Tasca sono El Molino ed El Patio. Stile simile, da vecchia bettola fatiscente, in legno, con le luci che solo a guardarle ti danno l’impressione di tornare indietro agli anni del post guerra in Italia. Mi piace scoprire i bar che ti danno las tapas gratuitamente senza doverla pagare. La mattina solitamente, dopo l’ennesimo corso di spagnolo, mi fermo con i miei amici al Bar Kristel, nella zona diciamo “nuova” e più residenziale di La Coruňa che sempre accompagna la mia bibita con un gran bel pezzo di tortilla. Non vorrei che con tante uova al giorno mi venga qualcosa. Forse sarebbe il caso di smettere. E mi hanno detto da poco che ce n’è uno che ti permette di ordinare anche la tapa di polipo, cosa molto strana! Il proprietario del bar è un ragazzo più o meno della mia età, si chiama Max. è fidanzato con una ragazza italiana che spesso lo aiuta nelle mattine più movimentate. Sempre in Calle Estrella c’è anche A Taberna do Cunqueiro sempre super affollata e che con il tuo vino ti mette vicino un piattino con salame tipico, formaggio e prosciutto. A volte anche un caldo galego. Dipende dal giorno. Altre volte patate.

Ormai La Coruňa come tutte le città europee che si rispettino è strapiena di centri commerciali. C’è il solito Corte Inglés, con i suoi saloni ampi e ricchi di marchi, cari al punto giusto e con tanta gente che passeggia imbellettata nei suoi migliori vestiti. Diverso il centro commerciale Los Rosales, in cui regna sovrano il mondo Carrefour ed in cui si trova veramente di tutto.

Lolita Bar, La Coruña

Lolita Bar, La Coruña

Ma il tratto più straordinario della costa Galiziana sono las “Rias”. Le “Rias Galegas” sono le caratteristiche insenature della costa galiziana, simili ai fiordi, braccia di mare che si insinuano, strabordano ed invadono il continente creando così il particolare paesaggio frastagliato e tagliato tra monti, terra, mare e fiumi. L’origine unica sta nelle fratture che permisero l’entrata del mare nel caso delle Rìas Baixas ma anche in altri casi alle parti inferiori di antiche valli fluviali inondate come è successo per le Rìas di Ortigueira, Ribadeo, Foz o Ferrol. Infine, ultimo caso, come quello della Rìa de Arousa in cui si è in presenza di una antica valle di rift (fossa tettonica). C’è di fatto che il paesaggio è davvero unico.

Ma ritorniamo a parlare di locali.

Milk, La Coruña

Milk, La Coruña

Spesso per le despedidas, ossia il saluto tra un addio ed un arrivederci, ci si incontra a “O Recuncho de Maite” che ti offre tante tipologie di tapas a 1 euro e le raciones (piatti abbondanti) a partire da 5 euro e 10 cents. Tra le possibilità di scelta: Pastel de berenjena (una sorta di ripieno di melanzane), espinacas (spinaci), Jamon Asado (simile alla porchetta), Mejillones Rellenos (Cozze atlantiche ripiene). Ci puoi abbinare un Albariňo (L’avrete capito, io sono un amante di questo ottimo vino bianco, valore aggiunto di questa splendida terra). E mangi e bevi a prezzi contenuti. Ma la qualità non è un granché. Lontanamente paragonabile all’Alcume o al Playa.

Le despedidas. Quante ne ho dovute vivere nell’ultimo anni!Comprese le mie due, dall’Italia, da Berlino, e da La Coruňa arriviamo a tre. È straordinario l’odore delle partenze. Un momento di emozioni condivise. Un sorriso genuino ed un sentimento misto di tristezza e dispiacere. Genuino perché si riconosce. Come nell’antica Roma il padre riconosceva il figlio prendendolo sulle ginocchia. E genuino probabilmente viene proprio da “genu” ginocchio. Un sorriso naturale, autentico, schietto di mancanza futura. Un assaggio di nostalgia prossima e mancanza. Ma la mancanza non è mai mancanza. Mi piace ricordare un passo di Montedidio, scritto di Erri de Luca, uno dei miei scrittori preferiti:

Quando ti viene una nostalgia, non è mancanza, è presenza, è una visita, arrivano persone, paesi, da lontano e ti tengono un poco di compagnia. Allora don Rafaniè, le volte che mi viene il pensiero di una mancanza la devo chiamare presenza? Giusto, così a ogni mancanza dai il benvenuto, le fai un’accoglienza. Così quando sarete volato io non devo sentire la mancanza vostra? No, dice, quando ti viene di pensare a me io sono presente. Scrivo sul rotolo le parole di Rafaniello che hanno rivoltato la mancanza sottosopra e sta meglio così. Lui fa coi pensieri come con le scarpe, le mette capovolte sul bancariello e le aggiusta…

Moom 57, La Coruña

Moom 57, La Coruña

Mi piace pensare a Erri De Luca che scrive la sua prima opera a quaranta anni dopo aver fatto i più disparati lavori. Mi piace pensare Raymond Chandler che trovava un notevole spreco di intelligenza umana nel gioco degli scacchi quanta in un’agenzia di pubblicità. Mi piace pensare a Chandler rivalutato oggi come scrittore capace e completo dopo un lungo periodo di non riconoscenza.
Scrittore statunitense di romanzi gialli e polizieschi, lavora saltuariamente come giornalista e corrispondente e pubblica il suo primo racconto all’età di quarantacinque anni, nel 1933, su “Black Mask Magazine”, rivista che pubblica storie di detective. Il suo primo romanzo si intitola “Il grande sonno”, e viene dato alle stampe nel 1939. Lo stesso Chandler attraverso uno dei protagonisti dei suoi gialli parla dell’alcol e dell’amore. L’alcol è come l’amore: il primo bacio è magico, il secondo è intimo, il terzo è routine. Dopodiché spogli la donna e basta.

Moom 57, La Coruña

Moom 57, La Coruña

 

Un po’ come frequentare le discoteche. Dai 16 ai 20 anni è sempre magico. Poi si comincia ad avere un rapporto intimo con il luogo e la gente che lo frequenta. Questo tra i 20 ed i 24. Dai 25 è routine. Arrivato ai 30 ci vai, bevi e te ne esci. Un giro per la movida notturna corunense? Segnatevi questi nomi: Sala Filomatic, A Repichoca, O Cachivache, Puticlù, Sham Rock, O Portiňo, La Madame, Sala Garufa, per i più alternativi; Moom 57 per gli esigenti; Lolita Bar, Playa Beach Club, Geographic, Grietax e Milk per i più giovani.

La Madame, La Coruña

La Madame, La Coruña

Sala Garufa, La Coruña

Sala Garufa, La Coruña

 

 

 

 

 

 

 

Fioravante Conte

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